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Domenica 27 Marzo 2022
Muore il regista Billy Wilder, padre della commedia americana, 7 Oscar
Il 27 marzo 2002 muore a Beverly Hills (California, Usa) il regista Billy Wilder, vincitore di 7 Oscar, uno dei registi più importanti nella storia del cinema e il padre della commedia americana . Nella sua carriera realizza forti ritratti di costume, inserendoli all'interno di una descrizione implacabile, ora cinicamente aggressiva, ora allegramente feroce, della società americana. Samuel Wilder, questo il suo vero nome, nasce il 22 giugno 1906 a Sucha (Austria). Giornalista, verso la fine degli anni '20 inizia a lavorare come sceneggiatore. Con la salita al potere di Adolf Hitler, Wilder è costretto a lasciare la Germania, ed emigra prima a Parigi (Francia) e poi negli Stati Uniti. Un quartetto di film “neri” fa di questo immigrato europeo dalla battuta caustica uno dei più spietati testimoni d'accusa dell'America amara: "La fiamma del peccato" (1944) che lo lancia tra i maestri del thriller, "Giorni perduti" (1945, premio Oscar) sull'alcolismo, "Viale del tramonto" (1950, premio Oscar) sulla fine del divismo a Hollywood, "L'asso nella manica" (1951) sul giornalismo a sensazione. "Quando la moglie è in vacanza" (1955), "A qualcuno piace caldo" (1959), "L'appartamento" (1960, premio Oscar), "Non per soldi ma per denaro" (1966) affermano le sue virtù di commediografo e di direttore d'attori. Il suo ventiquattresimo titolo, "Prima pagina" (1974), rappresenta la sintesi, anche autobiografica, di una carriera particolarmente brillante. Nel 1987, durante la cerimonia degli Oscar, riceve il premio Irivin Thalberg.
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